Chi non ce l’ha in cucina alzi la mano. Pochi, per non dire pochissimi. Ormai il frullatore a immersione o minipimer, pratico utensile alimentato a corrente o a batteria che da anni ha sostituito la fatica manuale nel preparare una serie di composti, dal comune frullato all’impasto dolce o salato, è una presenza fissa e costante in tutte le cucine, dato anche l’altissimo gradimento incontrato fra gli utenti che ne elogiano le virtù soprattutto sui social e nelle recensioni postate sui principali siti di e-commerce. La grande popolarità di cui gode da tempo il frullatore a immersione ne fa l’oggetto dei desideri per tutte le massaie, ma anche per i maschietti sempre più dinamici fra i fornelli, che hanno bisogno di idee sempre nuove e fresche da mettere sul piatto. Quale complice migliore di un buon frullatore a immersione? La corsa all’acquisto è aperta, ma a cosa si guarda? Al prezzo, certo, ma poi?
Forse, prima di comprare un prodotto del genere, bisognerebbe farsi delle domande del tipo: “Che ci faccio? Solo frullati o altro?” oppure: “Quanti accessori mi servono?”. Se il frullatore dovrà servire a tritare il ghiaccio per una granita o a spremere agrumi non sarà presumibilmente lo stesso di quello chiamato a fare le veci del tritatutto per sminuzzare la carne da destinare al ragù delle lasagne. Se poi siamo a caccia di un multifunction non potrà bastare il minipimer di plastica da bancarella ma si avrà bisogno di un prodotto più professionale e pluriaccessoriato. Ecco perché è bene avere le idee chiare fin dall’inizio.
E se si vuole fare una scorpacciata di modelli di ultima generazione non ci resta che approdare sul sito www.frullatoreaimmersione.it dove si potranno consultare oltre ai migliori prodotti sul mercato anche utili informazioni e consigli per un corretto utilizzo del frullatore in modo da ottenere il meglio da lui. Si avrà modo di spaziare fra i top di gamma, potendoci soffermare sulle caratteristiche dei singoli mixer a immersione, dotati di optional e funzioni improntate alla massima versatilità al punto da sostituire in tutto e per tutto, se si parla di modelli ultratecnologici, i più ‘cicciotti’ e sedentari robot da cucina.